giovedì 7 aprile 2011

Non so se per tutti funzioni allo stesso modo...
Per anni sono stato convinto, anzi convintissimo, che l'amore per i fumetti e soprattutto per il disegno fosse nato in me circa in prima superiore.
Da quando avevo quattordici, quindici anni non ho più smesso di disegnare.
mi sono innamorato dei comics americani e dei variopinti personaggi che li animano, per poi arrivare ora ad amare incredibilmente lo stile più realistico che da vita ai nostri fumetti, capolavori come Tex e Dylan Dog tanto per capirci.
Ora ogni volta che una persona da autodidatta si mette ad esercitarsi in genere cosa fa?
prende un bel fumetto e lo copia, ne copia una vignetta, una pagina o anche la copertina...
A 'sto punto entrano sempre in scena i saccenti che ti dicono che copiare non vale, che così son buoni tutti ( cosa assolutissimamente non vera! ), e tu ti senti un pò demotivato.
continui, ma tutti ti dicono cose come - quelli capaci inventano, non copiano! -
 Poi per puro culo conosco una persona, uno che a mio avviso è un grande del fumetto, uno di cui per ora mi interessa poco fare il nome, è gentilissimo e mi chiede di mostrargli i miei disegni in modo che mi possa aiutare a miglirare ( ad imparare da zero a dire il vero ) e sapete qual'è la prima cosa che mi dice?
il primo VERO GRANDE CONSIGLIO  che mi da?
   -NON TI INVENTARE NIENTE...COPIA...COPIA...-
SO CHE SEMBRA DI BARARE mi dice, MA IL DISEGNO SERVE A RIPORTARE CIO' CHE C'E'...
POI COL TEMPO IMPARERAI AD AGGIUNGERE E METTERE DEL TUO...
Copiare serve, serve eccome...
Dopo le prime lezioni mi sono ricordato che io amavo disegnare fin da bambino, copiavo, copiavo e copiavo di tutto: scene di film, mostri, personaggi dei cartoni animati e avevo addirittura fatto dei quaderni in cui, copiando lo stile del mitico Bonvi e dei suoi Sturmtruppen, mi divertivo a riprendere o ad inventare strisce umoristiche.
Copiare serve, non si deve fare solo quello, ma serve

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