martedì 26 giugno 2012

Il finto buono

La vita di tutti i giorni è stressante, diciamocelo. A volte può essere PIACEVOLMENTE stressante, ma sempre faticosa resta. Per cercare svago e rasserenarci ci si distrae come si può da problemi e fatiche e spesso cerchiamo amici pronti a condividere con noi momenti belli o anche solo amici disposti ad ascoltarci.
Non ho intenzione di tirar su una pippa che non finisce più, solo voglio mettere nero su bianco delle cose che ho letto ultimamente e che spiegano di comportamenti umani che spesso ci circondano.
Io non amo molto le falsità e non apprezzo il buonismo in generale. Sono ancora convinto che non ci dovrebbero essere argomenti Tabù nelle conversazioni di persone che si rispettano. Da queste non dovrebbero poi mai scaturir litigi. E' in effetti stupido e presuntuoso pretendere di cambiare l'idea di una o più persone, ma ricordiamoci che se abbiamo di fronte persone intelligenti un minimo ragioneranno su quelle cose che gli abbiamo appena detto.
C'è poi una categoria di persone che rifiuta in qualche modo di dialogare di certe cose, ma è ben felice di trovarsi di fronte qualcuno che tira in ballo l'argomento: i finti buoni.
Perchè ne sono felici? Beh perchè hanno la possibilità di dimostrare davanti agli altri quanto siano di buon cuore ad esempio, o quanto siano sensibili, o quanto siano interessati ad argomenti come catastrofi nucleari o fame nel mondo.
Con questo non intendo dire che chi si interessa a ciò sia falso intendiamoci. Se sei intelligente ( e non dico buono, ma intelligente ) capisci da solo che se si spendessero i soldi che si investono in armi devastanti per sfamare i paesi sottosviluppati, beh non ci sarebbe nemmeno bisogno di combattere. Se tutti fossimo felici perchè litigare? Il finto buono è colui che fa enormi discorsi sull'amore, sulla solennità, sulla sensibilità e sull'altruismo senza essere uno che li mette in pratica concretamente. Ti dicono che è bello aiutare chi ha bisogno, ti dicono che sono disposti ad ascoltare ecc... ma poi sono guarda caso sempre troppo presi da loro stessi per mettere in pratica le loro stesse parole.
Il perchè di un tale comportamento? Semplice. Ce lo spiegano Frédéric Schiffter e Andrew Anthony ( e finalmente mi ricordo di mettere due nomi così da non sentirmi dire "mah se... e chi te lo avrebbe detto???? te lo sei inventato tu!" ). I finti buoni sono persone con un' ottima mente e dotati di buone capacità di ragionamento, tutte cose che in effetti a tante persone mancano. Le persone che si rivestono di sensibilità, decenza e altruismo sono spesso in cerca di qualcosa che viene identificata con il nome di "decenza morale" che li faccia sembrare schierati dalla perte del bene in quanto tale. 
Questo per vari processi mentali consentirà loro di fare qualsiasi cosa vogliano perchè sono stati, dalle menti di chi li circonda, accettati uffcialmente come i buoni.
La gente tenderà a perdonarli se a volte sbaglieranno o svarioneranno ( vedi capi di stato o capi religiosi di vario tipo ) e tenderà comunque a volerli attorno, a farseli amici a rimanere nella loro cerchia intima.
Questo vale tanto in grande, ed è il motivo delle enormi propagande di bontà ( tanto per fare un esempio non ci sono più guerre, ma missioni di pace ) quanto in piccolo con persone che ogni giorno ci circondano o potremmo incontrare.
Una sola cosa mi da fastidio di tutto questo ed è una davvero :i finti buoni col loro comportamento sminuiscono le azioni di chi è buono davvero, di chi non parla delle cose, ma le fa!
Ma tanto i finti buoni posso tutto...

Nessun commento:

Posta un commento